Lingua Madre

Pubblicazione: febbraio 2017.
Editore: Biblioteca Dei Leoni (Castelfranco Veneto, TV).
Collana: Scritture.
Codice ISBN: 978-88-98613-79-3.
Note: il libro, scritto in italiano e chioggiotto tra l’autunno del 2015 e la primavera del 2016, è articolato in ottantatré quadri preceduti da un prologo in chioggiotto e italiano in forma di testo teatrale.

dosana

e le acque cominciarono ad abbandonarci. il riflusso di ogni senso si staccava dalle rive scendendo lungo le pietre e le alghe perdendosi subito in lontananza, schivo e discosto da qualsiasi presenza umana. si accompagnava di preferenza a memorie di alluvioni e allagamenti che si alternavano instabili e ricorrenti nella mente di chi rimaneva, ma trovava presto nei fondi melmosi della laguna mezze giornate con cui conversare sul rapido da farsi in attesa di uscire dalle bocche di porto.
acquitrinoso era il nostro rimanere privi della liquida stabilità che aveva sempre fatto di limo e torbidi stagni le fondamenta della nostra esistenza, per cui vedevamo i gorgoglii di allontanamento di quella idrografica nostalgia come il minaccioso addio di una guarnigione che ci aveva sempre protetti dai rovesci delle erosioni permettendoci di stenderci senza paura ai bordi del sole e delle acque; e sentivamo tutta l’urgente paura di una demolizione in atto, lo sforamento delle linee di riparo che avevano senza interruzione sostenuto il nostro inconsapevole desiderio di essere e di vedere.
si ritirarono, defluendo dallo sguardo e dagli occhi per superare i frangiflutti oltre l’imbarcadero. si ritirarono, fuoriuscendo dal limite della vista, oltrepassando i vivai di molluschi e le correnti delle rimesse nelle valli da pesca, sgomberando di sé l’ottagono delle saline, ca’ roman e la laguna tutta, finché non scomparvero al di là delle dighe, svanendo in un ultimo saluto privo di rumore e di addii, smarrendosi senza ripensamenti nell’abbassamento confuso del mare aperto.