Corriere del Veneto (30 gennaio 2003)
“Lettere dal mattatoio, brevi come haiku”
di Giorgia Iazzetta
Si incontrano molti ostacoli nei versi di Renzo Cremona: deragliamenti, oscurità e vicoli ciechi impediscono agli uomini di vivere una vita autentica. Il bue scuoiato di Marc Chagall, immagine di copertina della raccolta di poesie Lettere dal mattatoio, introduce subito il lettore in un universo letterario ricco di simboli e nello stesso tempo di carnalità. La poesia di Cremona è intrisa di sensazioni corporee e immagini vivide. I versi sono frammentati, asciutti, composti talvolta di una sola parola; eliminate completamente le maiuscole dopo i punti. Alcuni componimenti sono più brevi di un haiku giapponese, altri evocano immagini naturalistiche di estrema brutalità. E in questo universo doloroso le infinite differenze umane si annullano, proprio come in un mattatoio, luogo di morte per eccellenza. L’autore, nato a Chioggia, traduce testi letterari dal cinese moderno, dal mancese classico, dal portoghese e dall’afrikaans. Le sue poesie fanno tesoro di mille suggestioni culturali.